Il mare e le spiagge
Le rive del mare della città offrono suggestione e incanto, a cominciare dalla più ampia delle sue spiagge, la Marina Grande ai piedi del lungomare, che si apre come un anfiteatro sul Mediterraneo. Quattro sono gli stabilimenti balneari mentre le due estremità dell’arenile sono destinate al libero utilizzo con possibilità di noleggio di attrezzature.
La costa, selvaggia e frastagliata, dopo l’arenile delle Sirene alle spalle dell’antico porto e a ridosso della grotta naturale detta di Sant’Andrea, offre piccole cale mondane e solitarie accessibili via mare o percorrendo lunghe scale a gradoni.
Quattrocento circa ne occorrono per arrivare fin giù alla spiaggia di Duoglio, dove in estate tre stabilimenti balneari offrono accoglienza e noleggio di attrezzature per gli sport d’acqua, quali immersioni, windsurf e canoa. Poco oltre la spiaggia di Santa Croce situata in un suggestivo anfratto naturale ai piedi della colonna montuosa dei Lattari. Due, qui, sono le attività che in estate operano a servizio del turismo.
Svoltato il promontorio su cui si erge la Torre di Vettica l’ultimo arenile che ricade nel territorio di Amalfi è quello de La Vite. Anche questo, bello e suggestivo, offre servizi di accoglienza e di ristoro.
I borghi di Amalfi
Il territorio del Comune di Amalfi comprende, oltre al centro urbano, anche cinque casali collocati nel settore occidentale della costa.
Alle spalle di Amalfi, sulla collina detta Monte Falconcello, si sviluppa Pogerola, antico castello della città, di cui si conservano evidenti tracce costituite da mura e torri. In una di queste, realizzata nel Quattrocento, è stata di recente individuata la chiesa monastica di San Sebastiano, risalente alla fine del X secolo. Il casale, un tempo denominato Pigellula, forse pèrché in esso si producevano particolari piatti di terracotta, conserva tuttora alcune chiese medievali di particolare pregio: la parrocchiale di Santa Marina del XII secolo; quella dedicata a San Michele Arcangelo a pianta bizantina, edificata nel 1181; quella della Madonna delle Grazie, fondata da alcune famiglie autoctone nel 1539.
Il casale più prossimo alle mura di Amalfi è Pastena, il cui toponimo ricorda l’attività del “pastinare” cioè del coltivare la terra. In esso sono evidenti la parrocchiale di Santa Maria a due navate con volte a crociera, nonché la chiesa di Santa Maria de Lupino, risalente al XIV secolo.
Ancor più ad occidente s’incontra il casale di Lone; anch’esso sviluppantesi tra la costa del mare e le sovrastanti colline è caratterizzato da coltivazioni a gradoni. La sua chiesa principale è dedicata a Santa Maria di Montevergine ed è la ricostruzione dell’omonima parrocchiale duecentesca purtroppo crollata.
Ai confini del territorio comunale di Amalfi si estende il casale di Vettica Minore, che contiene alcune piccole ma deliziose spiagge, nonché grotte ed anfratti naturali formatisi nella roccia calcarea. La chiesa parrocchiale, di età bassomedievale, è dedicata a San Michele Arcangelo.
Il casale di Amalfi più elevato è Tovere, antico insediamento abitato da marinai-contadini. Alcuni di questi, che fecero fortuna nel XIII secolo, costruirono o ampliarono le chiese del casale, prima fra tutte quella parrocchiale di San Pietro Apostolo, che conserva emergenze artistiche ed architettoniche di stile arabo-bizantino, tra cui l’elevato campanile. Nel territorio di Tovere è stata di recente riportata alla luce la chiesa rupestre della SS. Trinità.
Nell’ambito dei cinque casali di Amalfi si conservano tuttora interessanti dimore medievali e moderne appartenute alle famiglie locali che si erano arricchite mediante i commerci marittimi. Queste abitazioni sono dette “case a volta”, perché mostrano evidenti volte estradossate di vari stili. Tali costruzioni s’inseriscono perfettamente nel paesaggio naturale della Costa.
(Testi a cura del prof. Giuseppe Gargano)
Escursioni e natura
I Monti Lattari costituiscono la catena montuosa della Costiera Amalfitana, della Penisola Sorrentina e giù fino all’Isola di Capri. L’area di Amalfi è caratterizzata da una fitta rete sentieristica, composta da circa 530 Km di sentieri, in prevalenza scale, che servivano a collegare tra loro le località dell’antico Ducato ed a raggiungere le città fortificate costruite sulle sue alte vette, che raggiungono anche i 1444 mt.
È un patrimonio importante per la nostra città per la ricchezza naturalistica che riesce ad esprimere e per la bellezza paesaggistica che sa donare a chi percorre questi sentieri.
Nello specifico la rete sentieristica è composta dall’Alta Via dei Monti Lattari, lunga 70 Km, che attraversa l’intera penisola partendo da Cava dei Tirreni giù fino a Punta Campanella, cui si collegano o da cui diramano ulteriori 124 sentieri. Si tratta di un’occasione unica per scoprire la Costiera Amalfitana che ogni anno attrae migliaia di visitatori.
Per informazioni e per consultare la carta aggiornata dei sentieri: www.caimontilattari.it